La tavola da windsurf

In passato le tavole da windsurf erano composte da una struttura in polietilene riempito con PVC.
I modelli più recenti si dividono in due grandi categorie differenziate dal processo di produzione:

In passato le tavole erano classificate in due categorie: longboard e shortboard. Le longboard erano essenzialmente più lunghe di 3 metri, ma col tempo e le nuove tecnologie questa distinzione è diventata obsoleta.

La tavola è direzionale, la punta rialzata prende il nome di prua, la coda invece si chiama poppa.
Sul top (la parte superiore) sono presenti le straps nel quale il rider infila i piedi per eseguire le planate, ed il giunto universale o piede dell'albero nel quale prende sede la struttura della vela, lo snodo sul quale ruota.
La tavola ha un canale detto track o rotaia dalle misure standard nel quale è possibile regolare la posizione dell'albero sulla tavola, più o meno avanzata o arretrata.
Le straps sono 3 o 4 e sono disposte in modo che il rider possa stare indipendentemente sia a destra che a sinistra della vela. Queste vanno regolate in base al piede del rider, non deve essere né troppo stretta e né troppo larga, il giusto perché il piede resti fermo ed allo stesso tempo comodo.
Queste sono fissate alla tavola tramite viti fissate in appositi tasselli, questi possono essere di più in differenti posizioni per consentire ad ogni rider di soddisfare le proprie esigenze.
L'usura di queste parti sono dovute non solo al contatto con i piedi, ma anche con la salsedine del mare, quindi l'ideale sarebbe aprire tutti i velcri e lavarli con acqua. Lo smontaggio completo è sconsigliato a meno che non sia fatto molto raramente, questo perché su alcuni modelli le viti sono autofilettanti e alla lunga potrebbero spanarsi.
La zona della tavola su cui si poggiano i piedi è ricoperta da un materiale antiscivolo per aumentare l'aderenza.

Lo shape della tavola

Lo shape è l'insieme delle forme e caratteristiche della tavola.

Pinna e deriva

Nella parte inferiore è fissata una o più pinne al livello della poppa in apposite fessure chiamate scasse. La scassa è un inserto a cui in un primo momento viene fissata la pinna, poi l'inserto viene incastrato in una cavità della tavola e fissato. A seconda del modello, l'inserto viene fissato in modo diverso:

Tendenzialmente la pinna è una e montata centralmente, ma in alcuni modelli possono essere due disposte sempre centralmente di uguali dimensioni (chiamata twinzer), o tre di cui una centrale più grande ed altre due laterali spostate più avanti di minori o uguali dimensioni.
La pinna ha il compito di mantenere la direzione della tavola evitando che la stessa proceda su un lato (scarroccio), inoltre la sua forma e spessore influiscono sulla velocità di andatura.

Le caratteristiche che differenziano una pinna dall'altra sono la sua altezza (1), la larghezza della base (2), il rake (3), lo spessore o corda, e la flessibilità.
Per evitare che alla lunga ci sia gioco tra pinna e scassa è consigliato non smontare troppo spesso la pinna, quando lo si fa pulire bene con acqua in modo che non ci siano residui di sabbia o sporcizia.

Alcune tavole sono dotate di deriva che può essere fissa o a scomparsa. Questa è un'appendice che ha pressoché la stessa funzione della pinna, solo che è più grande ed è montata centralmente rispetto alla lunghezza della tavola.
La deriva a scomparsa è dotata di un sistema basculante che consente alla deriva stessa di incastrasi col fondo della tavola fino a diventare un tutt'uno.
Questo componente è poco utilizzato, è usato prevalentemente da chi sta iniziando ad imparare la disciplina.
Le tavole sprovviste di deriva e quindi più adatte a planare prendono il nome di funboard.




Passione per la montagna




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