Val Rendena, Madonna di Campiglio, Pinzolo

Pista ciclabile

Una bella pedalata, in tranquillità e senza difficoltà altimetriche particolari, è possibile lungo la pista ciclabile che costeggia il torrente Sarca.
La pista si sviluppa per circa diciannove chilometri con partenza da Villa Rendena e conclusione nei pressi di Carisolo, all'imbocco della Val di Genova e dell'Alta Val Rendena.
La prima parte del percorso corre lungo il torrente tra i prati di Javrè, Darè, Vigo e Pelugo. Attraversa poi il Sarca per proseguire sulla sinistra del torrente fino a Spiazzo e Mortaso, dove riattraversa il torrente per raggiungere Strembo. Proseguendo in direzione di Pinzolo si costeggia il Parco Crosetta e si dirama poi per formare un anello in corrispondenza di Pinzolo e Carisolo.
Giunti al campo di calcio la pista si riunisce e prosegue, in un ramo, sull'argine destro del Sarca fino al ponte della località Vetreria (Carisolo). Un altro ramo, invece, segue l'argine sinistro e, transitando per la Pineta ed il Maneggio di Pinzolo, conduce sino al Ponte sul Sarca di Carisolo dove si innesta sulla strada vecchia per Sant'Antonio di Mavignola e Madonna di Campiglio.

Val d’Agola

Si raggiunge Sant'Antonio di Mavignola seguendo la strada statale (km 6.0) o la strada vecchia che si imbocca appena prima del ponte per Carisolo.
Entrati a Mavignola si segue la statale fino al bivio per Val Brenta/Val d'Agola: si prosegue in pianura fino ad un bivio. A destra, in salita e su sterrato, si va verso Madonna di Campiglio a sinistra, invece, si scende verso vari camping ed il vivaio forestale.
La strada si fa sterrata: una cartina, inoltre, messa a disposizione del pubblico è utile per affrontare un bivio-parcheggio seguente: per Val d'Agola si dovrà prendere la strada verso destra e proseguire. Lo sterrato presenta pendenze regolari intorno al 6-7% ed è contraddistinto da un fondo molto sconnesso ma divertente.
Al km 16 (da Pinzolo) si arriva al Lago di Valagola, 1595 mslm. La naturale prosecuzione dell'itinerario sarebbe il superamento del Lago (sentiero), la risalita di un bel prato di montagna e la salita al Passo Bregn de l'Ors lungo un sentiero impegnativo. Giunti al Passo è tutta discesa fino a Pinzolo (11 km).

Pra’ Rodont

Questa salita misura solo 9 km dal centro del paese di Pinzolo ma è comunque uno strappo da affrontare con rispetto. Si parte e si pedala verso Carisolo, appena prima del Ponte sul Sarca si svolta a destra verso un gruppo di malghe segnalate e Pra Rodont: il primo tratto (circa 4 km) è il più duro, con pendenza massima al km 3.7 circa.
Al km 4.5 la strada spiana per circa mezzo chilometro per poi ricominciare a salire, ma con pendenze meno severe (per quanto ancora impegnative).
Solo l'ultimo chilometro si può definire facile e permette di sviluppare una pedalata più potente.
L'itinerario si può percorrere sempre, anche a mezzogiorno, in quanto l'ambiente è generalmente fresco ed il fitto bosco ripara dal sole.
Oltre Pra Rodont si può continuare a pedalare sino a Malga Cioca (metri 1723) e Malga Grual (1800 metri). Eventualmente i più allenati possono giungere sino al Doss del Sabion a 2100 metri, eccezionale punto panoramico sull'intera area.
Gli amanti dello sterrato possono scendere da un'altra via: oltre il Pra si prosegue verso la Cioca (strada subito sterrata) per circa due chilometri e poi svoltare al km 2 circa a sinistra su una strada forestale che, per altri due chilometri, prosegue in saliscendi giungendo in un faggeto sulle pendici dei monti che scendono in Val d'Agola.
Terminata la forestale la strada si trasforma in un sentiero (con alcuni tratti a piedi, in tutto circa un quarto d'ora) che prosegue tra i boschi sino a giungere appena sopra una stradina che si scorge guardando verso il basso a sinistra. Raggiunta tale stradina si scende per alcuni chilometri sino a rientrare sulla salita di Pra Rodont, nei pressi del km 4 (bivio Circinà-Puza da Foi). Tale itinerario misura in totale 13.2 km, dal Pra alla Chiesa di Pinzolo.

Campolo

E' un breve ma impegnativo tratto ad asfaltatura recente. Ideale per chi vuole prepararsi a salite più lunghe. Le pendenze sono sempre impegnative (fino al 16%) sino ai Masi di Campolo (ultimo chilometro sterrato).
In mountain bike si può proseguire oltre Campolo verso la Malga Girodolo, a circa 1700 metri, con uno sterrato talora sconnesso che alterna tratti molto ripidi ad altri pianeggianti.
Campolo, a km 6.5 dal centro di Pinzolo e a poco meno di cinque chilometri dalla strada della Val Genova, è visibile anche dal fondovalle: è la radura che appare come cima di una tozza montagnetta sopra Carisolo.

Malghe di Campiglio

Giunti a Madonna di Campiglio, tredici chilometri dal centro di Pinzolo al centro di Madonna di Campiglio, le scelte per un eventuale proseguimento sono molteplici e tutte estremamente affascinanti e panoramiche.
La prima possibilità è anche la più semplice: in cinque chilometri di agevolissimo saliscendi si può pedalare, su asfalto, fino al Rifugio Vallesinella (metri 1513). Al rifugio si può abbandonare la bici per andare in cerca di mirtilli (se consentito) o andare ad ammirare le varie cascate della valle.
Un'altra opportunità, senza dubbio, molto più impegnativa è raggiungere il Villaggio Patascoss e la Malga Ritorto: la prima malga dista 3 km da Madonna di Campiglio ed è situata ad un'altitudine di 1750 metri. La strada per giungervi si imbocca oltre il paese, verso Campo Carlo Magno, seguendo le indicazioni per Nambino. Al bivio seguente invece si prende la strada di sinistra lasciando a destra la via per Nambino. La Ritorto dista solo due km da Patascoss: la distanza si colma in breve tempo in quanto non c'è molto dislivello. Vale la pena arrivare fino alla Ritorto perchè il panorama sulle Dolomiti, già spettacolare a Patascoss, è ancora più ampio.
Sempre impegnativo è raggiungere il terzo obiettivo offerto da Madonna di Campiglio: la Malga Montagnoli (metri 1850). Si sale per circa due km lungo la statale in direzione del Passo. Giunti in località Fortini (funivia Grostè) si segue la direzione Mondifrà-Montagnoli e si prosegue in pianura per qualche centinario di metri, dopodichè la strada incomincia a salire. La salita è prima di buon livello (ed asfaltata) mentre l'ultimo mezzo chilometro è più irto e sterrato (alla malga in 4km dal centro di Campiglio).
Rimane un obiettivo: la Cascina Zeledria. E' un altro eccezionale punto panoramico che si raggiunge valicando Passo Campo Carlo Magno (km 3 da Madonna di Campiglio) e percorrendo un altro chilometro di salita (a quasi il 10%) per raggiungere i 1767 metri di quota della malga, anzi della Cascina.
Solo per i più impavidi ci sono altri tre obiettivi: il Rifugio Viviani al Pradalago e il Rifugio Pancugolo, all'arrivo della telecabina dei Cinque Laghi. I due rifugi si raggiungono proseguendo su strada ripidissima e sterrata (pedalare tutto il tempo è un'impresa) rispettivamente 3 kmoltre Patascoss (sulla destra) e 2.5 km oltre la Malga Zeledria (al bivio oltre la malga a destra). L'altitudine raggiunta è di 2100 metri a Pancugolo, di 2000 a Pradalago.
Il terzo obiettivo off-limit è raggiungere il Rifugio Stoppani al Grostè: il dislivello da Madonna di Campiglio è di 900 metri e viene colmato in 10 km. Alcuni tratti di questa salita sono davvero un muro e chi riuscirà a raggiungere l'obiettivo finale senza mai spingere la bici potrà considerarsi un gran biker (occhio al finale sassoso).

Val Genova

La Val Genova è la valle laterale più conosciuta dai turisti: è meta di numerosi gitanti e, purtroppo, di numerosi automobilisti che, nonostante diverse iniziative volte a limitare il traffico, affollano la piccola strada di valle.
E' bene quindi mantenere un'attenzione costante, soprattutto in discesa, per evitare incidenti.
Partenza dalla chiesa di Pinzolo in direzione Carisolo, lungo la strada statale. Superato l'abitato di Carisolo si svolta a sinistra e si affrontano tre chilometri di regolare e facile salita fino al ristorante La Prisa. Lì la strada scende un poco, entra in una breve galleria (non necessari impianti di illuminazione) e poi rimane pianeggiante fino alle Cascate Nardis (km 6.1). Circa un chilometro oltre le cascate si affronta il tratto più duro della Valle, ed uno dei più impegnativi della zona, la cosiddetta "Scala di Bò".
Settecento metri di strada irta, con pendenze fino al 20%, portano fino al rifugio FontanaBona dove la strada lascia respirare il ciclista per circa due chilometri. Dopo la pianura si svolta a sinistra, si supera un ponte e si ritorna in salita: da quì alla Malga Bedole il percorso presenterà vari chilometri in salita, con pendenze importanti ma non proibitive, e due tratti pianeggianti di circa un chilometro. All'altezza della Malga Bedole il fondo stradale si fa sterrato e pianeggiante fino all'ultimo strappo che porta ai 1640 metri del Rifugio Bedole (19.5 km dalla Chiesa di Pinzolo).

Val Nambrone

E' una delle salite più temute dagli appassionati che conoscono le strade della Val Rendena. Si giunge all'imbocco sia salendo verso Sant'Antonio di Mavignola dalla statale sia percorrendo la strada vecchia per lo stesso paese, chiusa al traffico, e poi scendendo verso valle per mezzo chilometro lungo la strada statale.
Fin dal principio la strada della Val Nambrone presenta le caratteristiche che contraddistinguono i primi tre chilometri: pendenza significativa, nessun tornante, nessun respiro (attenzione alla Galleria: una frana ha reso necessario un senso unico alternato ed in certi orari il semaforo non funziona). Giunti a quota 1300 metri (9 km) la strada spiana per un chilometro e, passando per il Rifugio Nambrone, si avvicina al Sarca di Nambrone regalando suggestivi scorci sui boschi e sul corso del torrente, illuminato da bellissimi colori. In questi primi 9 km la pendenza media è del 6,3%.
Un ponticello riporta il ciclista sulla destra orografica del torrente e ripropone la salita: stavolta più ripida ma con più tornanti. Quando si esce dal bosco si ha l'illusione di essere vicini ma mancano ancora alcune centinaia di metri prima di giungere ai 2120 metri del Rifugio Cornisello. Il percorso va affrontato in giornate di sereno sicuro (la valle è molto piovosa) e nelle prime ore del mattino o verso il tardo pomeriggio.
Il rifugio Cornisello dista ulteriori 9 km dal Rifugio Nambrone, con pendenze medie dell'8,4%.

Val d’Algone

E' davvero uno dei percorsi più belli delle Alpi il giro che consente di toccare val Rendena, val d'Algone, val d'Agola e val Brenta.
Il primo tratto porta da Pinzolo a Coltura (km 22.7) lungo la statale della val Rendena e la provinciale Sesena-Lisagno da imboccare a Javrè e da seguire appunto fino a Coltura.
Superata la piccola frazione di Ragoli, si prosegue lungo la piccola provinciale sino ad incrociare la val d'Algone. Inizia una discesa mai proibitiva ma sempre impegnativa che, su asfalto ma immersi nei boschi ed a stretto contatto con il torrente della valle, conduce sino al rifugio Ghedina (km 30).
Superato il rifugio il fondo stradale si fa sterrato: dapprima particolarmente sconnesso, ma su pendenze ridotte, poi più ripido ma anche più compatto e pedalabile. Al km 38 i panorami si aprono: si entra nei vasti pascoli della malga Movlina e lo sguardo spazia dalle Dolomiti di Brenta al ghiacciaio di Lares. Un luogo incantato.
Proseguendo lungo il sentiero, e conducendo spesso la bici a mano, si perviene al passo Bregn de l'Ors. In questo punto si può scegliere tra una rapida discesa a Pinzolo passando per la malga Bregn de l'Ors e le malghe di Vallaston o allungare l'uscita e passare dal lago di Valagola.
Per quest'ultima variante si segue il sentiero (una discesa che richiede spesso di scendere dalla bici) per una ventina di minuti sino a giungere in riva al piccolo lago di Valagola.
Oltre il lago inizia una divertente discesa sterrata che conduce fino alla val Brenta ed ai campeggi di Sant'Antonio di Mavignola. Una breve salita porta a Sant'Antonio di Mavignola da dove solo sei chilometri di veloce discesa dividono dal rientro al punto di partenza.

Malga Campo

Una durissima salita quella che conduce alla Malga Campo. Davvero un'impresa che soli i più agili potranno portare a termine senza affanno.
L'attacco della salita è da Caderzone, a km 2.5 da Pinzolo, dove si segue (sulla retta principale) l'indicazione Laghi di San Giuliano. Seguono circa dodici chilometri di salita, asfaltata fino a quattro chilometri dalla fine, molto dura, intervallata saltuariamente da qualche tornante.
Il finale sterrato è anche meno impegnativo dal punto di vista della pendenza.
Il fondo è sconnesso in alcuni tratti e la sede stradale è sempre abbastanza stretta e quindi soprattutto in discesa è bene prestare attenzione alle auto provenienti dalla direzione opposta.

Val di Borzago

Valle selvaggia e poco frequentata, la Valle di Borzago si spinge sino ai piedi del Carè Alto: dove termina la strada, alzando lo sguardo si possono scorgere la cima del Carè Alto, il Rifugio omonimo e la Chiesetta che i prigionieri di guerra russi costruirono durante la Prima Guerra Mondiale.
La salita è durissima (20%) nel suo primo tratto (circa tre chilometri) oltre Spiazzo, metri 650. In seguito si fa meno impegnativa diventando anche pedalabile: affascinante il panorama sul corso del Rio Bedù di Pelugo e la presenza costante del maestoso Carè.
Non rari anche gli incontri con esemplari di fauna selvatica, soprattutto volatili.
Al km 7 si arriva al Pian della Sega - metri 1230 - , parcheggio e termine della strada della Valle.
In questo punto prende inizio il lungo ed impegnativo sentiero che conduce al Carè Alto, rifugio situato a 2459 metri di quota. La salita si può percorrere anche partendo da Pelugo: i due percorsi si ricongiungono dopo circa tre-quattro chilometri, superato il tratto più duro. Anche la variante in partenza da Pelugo propone pendenze al 20%.

Malga Montagnoli

L'itinerario misura quattro chilometri (finale sterrato) e porta dal centro di Madonna di Campiglio fino ai 1850 metri della malga. Si sale verso Passo Campo Carlo Magno fino a località Fortini (metri 1636, km 1.5 circa) per poi svoltare nel parcheggio e proseguire secondo le indicazioni. Si costeggia il golf in piano e si svolta a destra per una breve rampa su sterrato.

Passo Campo Carlo Magno

La salita da Madonna di Campiglio a Passo Campo Carlo Magno è veramente breve, ma senza dubbio impegnativa.
Si tratta di soli 3 km, con 150 metri di dislivello ma con una rampa durissima, da perdere il fiato, proprio nel centro del paese, appena oltrepassata la piazzetta principale.
In seguito la strada spiana ma si mantiene impegnativa: data la limitata lunghezza del percorso i più allenati che risiedono a Campiglio possono affrontare il Passo scendendo a Pinzolo e poi risalire fino al Passo.

Passo Campo Carlo Magno

Raggiungere Passo Campo Carlo Magno da Dimàro è senza dubbio un bell'itinerario consigliabile sia agli appassionati di mtb sia agli amanti della bici da corsa. La strada è abbastanza trafficata ma comunque in modo non eccessivo: è meglio percorrerla nelle prime ore del mattino quando i turisti che si dirigono verso Madonna di Campiglio, il Grostè e le altre località delle Dolomiti di Brenta non hanno ancora affollato la strada.
I primi sette chilometri della strada sono i più ripidi e conducono, con vari ed ampi tornanti, a Folgarida ed a quota 1300 metri. Raggiunta questa quota la salita si fa più abbordabile e, con relativa facilità, si raggiunge Passo Campo Carlo Magno da cui si gode un'ottima visuale sul gruppo del Brenta.
Chi non è ancora stanco ha varie possibilità di prosecuzione: ad esempio, salire a malga Zeledria (metri 1767) con un breve strappo in salita (svolta a destra in prossimità del Passo) oppure ridiscendere verso Dimàro e svoltare sulla sinistra verso la Malga di Vigo (metri 1803).
In alternativa, da Dimàro si raggiunge il Passo anche lungo uno sterrato che segue il corso del torrente Meledrio. Questo percorso si incrocia sul primo tornante della strada statale ed alterna tratti impegnativi e con numerosi tornanti a tratti più rettilinei. Lo sterrato tocca due ex-malghe ed arriva alla Malga Mondifrà dalla quale si giunge agevolmente in località Fortini (funivia Grostè) dove si svolta a destra e sulla statale si giunge a Passo Campo Carlo Magno in un chilometro circa.

Passo Campo Carlo Magno

Madonna di Campiglio dista 13 km dalla chiesa di Pinzolo ed è il centro più rinomato, e purtroppo più caotico, della Rendena. La strada per la celebre frazione di Pinzolo presenta una salita leggera per i primi tre km, fino al ponte sul Sarca di Nambrone. Da questo punto la salita si fa più impegnativa e tocca pendenze intorno al 10%: la presenza di frequenti tornanti però rende percorribile la salita. Superati tre tornanti molto larghi oltre la frazione di Sant'Antonio di Mavignola la salita diminuisce il suo grado di difficoltà fino a diventare sostanzialmente falsopiano al km 11 (primo cartello di Madonna di Campiglio).
Da Sant'Antonio poi la strada offre notevoli distrazioni quasi fatte apposta per avvertire meno il peso delle pedalate: le Dolomiti di Brenta alla destra del ciclista sono uno spettacolo unico.
Raggiunta Madonna di Campiglio (centro paese: km 13, metri 1530) si affrontano altri 3 km scarsi di salita prima di scollinare a Passo Campo Carlo Magno (metri 1682): severissimi i primi due chilometri, più abbordabile l'ultimo.

Malga Ritorto

Dal centro del paese si supera la prima durissima rampa per poi proseguire in direzione Campo Carlo Magno per circa quattrocento metri.
Si svolta a sinistra in direzione Nambino-Patascoss e si prosegue, su pendenze sempre impegnative, per altri seicento metri. Al bivio per il Lago Nambino si segue la direzione opposta (ovvero si va a sinistra) e si affrontano tre tornanti, a quasi il 10%, fino al Villaggio Patascoss: qui siamo a 1750 metri slm ed il panorama è già fantastico. Il vero turista però non si perderebbe un'occhiata su tutta la zona a sud di Madonna di Campiglio: è quindi d'obbligo (il fondo è sempre asfaltato) proseguire sino a Malga Ritorto, due chilometri di sostanziale pianura.
I più impavidi a Patascoss possono svoltare a destra e salire, su pendenze spesso impossibili, lungo un difficile sterrato che in circa 3 km sale fino a 2000 metri, al rifugio Palùn.

Cascina Zeledria

Si giunge da Madonna di Campiglio fino a Passo Campo Carlo Magno (vedi primo itinerario) in tre chilometri, molto impegnativi all'inizio ed in seguito sempre più dolci.
Al Passo si svolta a destra ed in un chilometro di tornanti (fondo sempre asfaltato) si giunge alla Cascina Zeledria (metri 1767). Proseguendo oltre la Zeledria si giunge tenendo la destra al primo bivio al Rifugio Viviani. La quota del Viviani è 2100 metri e la distanza percorsa è di quasi 3 chilometri, nota inoltre il fondo sterrato non è sempre agevole. Fantastico il panorama, ma non è una novità...

Vallesinella e val Brenta

L'itinerario è straordinariamente affascinante.
Si pedala da Madonna di Campiglio verso le Cascate di Vallesinella in un gradevole saliscendi immerso nel bosco (affinchè sia davvero gradevole è bene percorrerlo tra le 8 e le 9 del mattino, altrimenti si rischia di finire in odiose serpentine di automobili).
Si giunge con facilità al Rifugio e fino a questo punto l'itinerario è alla portata di tutti, anche dei poco allenati. (km 4.7, metri 1500).
Dal Rifugio si può eventualmente proseguire oltre il parcheggio (la strada prosegue - trasformandosi progressivamente in un sentiero - alla sinistra del parcheggio) sino alle Cascate Alte, uno spettacolo che merita davvero una visita.
Tornati al Rifugio Vallesinella si prende, vicino alla casetta delle Guardie Forestali, lo sterrato che scende nei boschi. Si tiene la destra ignorando il segnale "Rifugio Cascate Basse" che indica la via riservata agli escursionisti a piedi.
La discesa, estremamente ripida, conduce anch'essa al Rifugio Cascate Basse (piccola deviazione dallo sterrato per ammirare da vicino il grandioso spettacolo) ed in seguito, dopo alcuni chilometri di discesa di vario impegno, al fondovalle della Val Brenta e precisamente nei pressi del Vivaio Forestale (km 4 dal Rifugio Vallesinella, metri 1200).
Proseguendo a sinistra si può andare verso il Lago di Valagola (al quale mancano a questo punto circa sei chilometri e quattrocento metri di dislivello) o girare a destra e risalire verso Sant'Antonio di Mavignola. La strada verso destra diventa presto asfaltata e continua a salire sino ad un bivio: curvando a gomito si prende lo sterrato che torna a Madonna di Campiglio lungo la strada vecchia (circa cinque chilometri per arrivare al paese), proseguendo dritto, invece, si raggiunge ormai in pianura il paese di Sant'Antonio di Mavignola (km 7 dal Rifugio Vallesinella) dove si imbocca verso destra la statale che sale a Madonna di Campiglio in sei chilometri.

Salita a Campiglio da Pinzolo

La strada statale che sale da Pinzolo a Madonna di Campiglio è senz'altro appetibile per i "collezionisti dei passi", ma "in stagione" presenta il rischio traffico.
Chiusa al traffico e tranquilla, la salita lungo la strada vecchia è invece più indicata per chi invece fare una escursione con la propria mtb. Già, in mtb perchè nel tratto Sant'Antonio di Mavignola - Madonna di Campiglio si pedala su sterrato.
Partiti da Pinzolo, settecento metri dopo la chiesa (cioè appena prima del ponte sul Sarca) si gira a destra verso i campeggi. La strada è un po' sconnessa e prosegue in leggero falsopiano per circa due chilometri arrivando nei pressi di una grande opera idraulica.
Si pedala verso sinistra superando il ponte sul Sarca e si incomincia a salire seriamente. Una serie di tornanti, tra il bosco e senz'auto, sale sino a Sant'Antonio di Mavignola (km 5,7 - 1123mt).
Nella frazione si entra sulla statale da percorrere per un chilometro scarso: si gira infatti a destra verso Val Brenta e Val d'Agola, direzione da seguire per qualche centinaio di metri sino ad una biforcazione.
Lo sterrato di sinistra sale verso Campiglio, l'asfalto di destra scende verso i campeggi che anticipano la salita alle valli di Brenta e d'Agola.
Mancano una manciata di chilometri (tre circa) per giungere nei pressi di Madonna di Campiglio: lo sterrato, infatti, senza strappi particolari sale sino al primo cartello della celebre frazione di Pinzolo riallacciandosi alla statale.
Intorno al km 12.5 si è nel centro di Madonna di Campiglio, dopo aver ammirato una fantastica panoramica sulle Dolomiti di Brenta. Nota bene: la strada è chiusa al traffico solo nel tratto tra il ponte del km 3 circa e Sant'Antonio di Mavignola. Nel restante percorso sarà possibile incrociare qualche raro autoveicolo.

Passo Grostè

Questa è una salita per grimpeur infallibili ed abili discesisti: è un'impresa non mettere il piede a terra, tra mulattiere sterrate, piste da sci e ghiaiai.
Da Madonna di Campiglio si prosegue per circa 1.5 km verso Passo Campo Carlo Magno fino a Località Fortini (arrivo telecabina Grostè) dove si scende verso il parcheggio, si costeggia il Golf e si prosegue fino all'interno del bosco, ignorando il bivio per la Malga Montagnoli.
Da qui il fondo si fa sterrato e sempre più impegnativo: i parziali si registrano a Malga Pozza di Boch (poco dopo il tratto più impegnativo, un muro di pista da sci!) e Rifugio Graffer, dove il fondo si fa davvero difficile e la salita quasi finita pare impossibile.
Arrivati in cima ci si può voltare e capire perchè si è arrivati fino ai 2450 metri di quota di questo rifugio: il panorama è unico, Adamello-Presanella contemplati ai piedi delle guglie delle Dolomiti di Brenta! Poco oltre il Rifugio, a piedi, si giunge al Passo da cui lo sguardo si perde verso il cuore del Trentino e le cime che segnano il confine tra Val di Sole ed Alto Adige.

Al cospetto delle Dolomiti di Brenta in riva al lago d’Agola

Tempo di percorrenza: ore 2.30/3
Difficoltà: itinerario medio
Lunghezza totale: km 27
Dislivello totale: 800 m
Note: un’escursione nella bellissima Valbrenta fino ad uno specchio d’acqua d’origine glaciale. Si percorrerà un tratto della vecchia strada battuta nell’Ottocento delle carrozze dei turisti che già salivano dalla Rendena a Madonna di Campiglio.
Dal centro di Madonna di Campiglio si seguono le indicazioni per il ristorante Vallesinella da raggiungere percorrendo una facile e pianeggiante strada sterrata nel bosco. L’itinerario prosegue con una strada in discesa (indicazioni) per Malga Fratte, quindi attraversato il bosco e superato un ponticello, fino alla Malga Brenta bassa, al centro della bellissima Val Brenta. Si prosegue (verso destra) aggirando la barriera metallica che posta lungo la strada forestale impedisce il traffico veicolare, fino ad incrociare un’altra strada con indicazioni verso il Lago di Val d’Agola, 1595 m. Si pedala in costante salita fino allo specchio d’acqua d’origine glaciale posto ai piedi del Doss Sabiòn, in un anfiteatro naturale racchiuso nelle propaggini occidentali del Brenta.
Una sosta e quindi si ripercorre in senso inverso l’itinerario alla stanga metallica dove si gira a sinistra proseguendo con un altro tratto in discesa fino al Vivaio forestale Val Brenta, allestito in località Plaza: di qui seguendo l’antica strada che nell’Ottocento era percorsa dalle carrozze con i turisti che già allora salivano a Madonna di Campiglio, si passa per Fogaiard, Fontanelle giungendo quindi nella stazione Perla del Brenta.

Madonna di Campiglio - Passo Campo Carlo Magno - teleferica Rifugio Malghette - Malga Zeledria - Madonna di Campiglio.

Punto di partenza: Madonna di Campiglio (m 1522)
Punto di arrivo: Madonna di Campiglio
Difficoltà: facile
Tempo: 1,30 ore circa
Dislivello: 330 m
Lunghezza: 13 Km
Descrizione: da Madonna di Campiglio salire fino al Passo Campo Carlo Magno e seguire la strada in direzione del Rio Force Girare a sx lungo la strada delle Malghette fino alla partenza della teleferica del Rifugio Malghette. Ancora a sx imboccare il sentiero del rifugio fino ad incrociare la strada sterrata; seguirla fino al bivio per Malga Zeledriam e proseguire in questa direzione. Giunti a Malga Zeledria svoltare a sx ed imboccare la strada per Campo Carlo Magno. Al parcheggio della telecabina del Grostè imboccare la strada delle Grotte e tornare a Madonna di Campiglio.

Madonna di Campiglio – Rifugio Ritorto – Milegna – Madonna di Campiglio

Punto di partenza: Madonna di Campiglio (m 1522)
Punto di arrivo: Madonna di Campiglio
Difficoltà: media
Tempo: 2 ore circa
Dislivello: 450 m
Lunghezza: 14.5 Km
Descrizione: da Madonna di Campiglio salire fino al Rifugio Ritorto, quindi proseguire fino a Milegna. Scendere lungo il prato seguendo le indicazioni rosse fino al sentiero che dal Panorama porta a Claemp. Proseguire ora in discesa seguendo la vecchia strada di Milegna - al Paluac; prestare attenzione in quanto il tratto è difficile. Raggiunta la statale scendere fino al Fratè. Girare, quindi a sx, imboccando la strada sterrata e procedere in salita fino alla Fontanella. Scendere all'Hermitage e Madonna di Campiglio (1522 m).

Madonna di Campiglio - Patascoss - Malga Ritorto - Pian dei Mughi e ritorno

Punto di partenza: Madonna di Campiglio (m 1522)
Punto di arrivo: Madonna di Campiglio
Difficoltà: facile
Tempo: 1,30 ore circa
Dislivello: 270 m
Lunghezza: 13.2 Km
Descrizione: da Madonna di Campiglio seguire la strada fino al bivio di Nambino. Svoltare a sx e proseguire fino a Patascos dove termina la strada asfaltata. Continuare fino a Malga Ritorto, girare a dx sorpassando la stanga e continuare fino al termine della strada Pian dei Mughi. Per il ritorno seguire lo stesso percorso.

Pinzolo - Madonna di Campiglio

Lunghezza: km 13
Dislivello: 735 m
Tempo di percorrenza: 2 - 2.30 ore
Difficoltà: facile
Descrizione: Da Pinzolo (m 770) seguire la statale fino al ponte per Carisolo, svoltare a destra imboccando la strada asfaltata che prosegue pianeggiante fino al ponte sul Sarca di Campiglio (m 890 - km 3). Salire a S. Antonio di Mavignola (m 1.123) seguendo la strada asfaltata, tratto impegnativo di km 2.5 con buone pendenze anche se regolari. Arrivati a S. Antonio immettersi sulla statale fino al bivio per la Val Brenta. Svoltare a destra con tratto pianeggiante fino al bivio (m 1.207) per Madonna di Campiglio (km 8); prendere la sterrata che sale a sinistra, proseguendo per Fogaiard fino alla Fontanella e S. Maria (km 3), su buona strada sterrata con pendenze continue ma non elevate. Raggiunta la località S. Maria - Hotel Hermitage (m 1.423), seguire la strada asfaltata per 2 km fino a Madonna di Campiglio (m 1.522). Ritorno lungo lo stesso itinerario.

Madonna di Campiglio - Rifugio Vallesinella - Cascate Alte - Rifugio Vallesinella - Madonna di Campiglio.

Punto di partenza: Madonna di Campiglio (m 1522)
Punto di arrivo: Madonna di Campiglio
Difficoltà: facile
Tempo: 1,10 ore circa
Dislivello: 160 m
Lunghezza: 11.2 Km
Descrizione: da Madonna di Campiglio seguire la strada fino al Rifugio Vallesinella. Proseguire oltrepassando la stanga fino al termine della strada, proprio all'inizio del sentiero delle cascate di Vallesinella; quindi tornare per lo stesso percorso.

Madonna di Campiglio - Rifugio Vallesinella - Malga Fratte - Malga Brenta Bassa - Lago Valagola - Val Brenta - Madonna di Campiglio.

Punto di partenza: Madonna di Campiglio (m 1522)
Punto di arrivo: Madonna di Campiglio
Difficoltà: facile
Tempo: 1,10 ore circa
Dislivello: 160 m
Lunghezza: 11.2 Km
Descrizione: Da Madonna di Campiglio (1522 m.) portarsi al Rifugio Vallesinella (1513 m.) e girare a destra seguendo la stradina (impegnativa) fino alla Malga Fratte (1268 m.). Quindi svoltare a sinistra nel boschetto per attraversare un ponticello proseguendo fino alla Malga Brenta Bassa (1265 m.).
Svoltare a destra fino alla stanga incrociando la strada che porta al Lago Valagola: girare a sinistra seguendo la strada stessa fino al lago (1595 m.). Ritornare alla stanga e girare a sinistra proseguendo fino al vivaio forestale Val Brenta (località Plazza). Svoltare a destra prendendo la vecchia strada di Campiglio, passando per Fogaiard, Fontanella, Hermitage ed arrivare a Madonna di Campiglio (1522 m.).




Passione per la montagna




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