L'ammortizzatore
L’ammortizzatore generalmente si trova sotto la sella. E’ composto da un corpo centrale che contiene aria od olio, e al suo interno si trova lo stelo, un cilindro che fa scorrere il pistone, e le valvole. Un’estremità di questo stelo esce dal corpo centrale e si giunge al telaio, proprio come il polo opposto del corpo centrale stesso. Alcuni modelli di ammortizzatori prevedono una molla che avvolge lo stelo scoperto; quest’ultimo determina la misura dell’escurione espressa in millimetri. Le valvole hanno la funzione di lasciar passare l’olio in una direzione, separando così l’ammortizzazione in estensione dall’ammotizzazione in compressione. Come nelle forcelle, anche qui vengono usati olii specifici con resistenza al calore e alle forti compressioni.
Esistono diverse forme di sospensione:
- Quadrilatero deformabile o parallelogramma deformabile. La parte posteriore è formata da quattro parti: tubo verticale, scatola movimento, foderi e bielletta. La bielletta agisce sull’ammortizzatore e demoltiplica la sua azione grazie al parallelogramma che induce un movimento più verticale e non subisce spostamenti laterali. Il numero di assi per questo tipo di ammortizzatore comporta una adeguata e costante manutenzione.
- Triangolo unificato. La pedaliera risiede sulla parte articolata del telaio e, di conseguenza, la catena non subisce cambi di tensione. Questo tipo di ammortizzazione è sempre meno usato.
- Triangolo articolato. Come nel triangolo unificato, la parte articolata risiede sempre nella pedaliera, ma l’unica differenza sta nella presenza di un’asse di rotazione agli estremi dei foderi orizzontali. Esistono molte varianti di questo tipo di ammortizzatore in commercio.
La manutenzione dell’ammortizzatore consiste nel tenere lubrificati tutti i movimenti dei perni e dell’escursione. Per la sua regolazione vedi il capitolo sulla regolazione della forcella.
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